Si c'e' ancora, cosi' come la decapitazione.

Sono pene previste dal codice penale Saudita e applicate nei casi previsti.

Non e'pero' una pena cosi' comune come si vuol far credere, e' comminata ai ladri plurirecidivi e in genere solo per fatti piuttosto gravi>



Per Ana B: quando ero a Jeddah nell'96 venne tagliata la mano a un rapinatore, negli anni successivi non ricordo di aver sentito altri fatti del genere.

Comunque sia e' una legge come tante, basta non rubare e le mani non te le tagliano. L'Arabia Saudita comunque non e' un "regime" e' un Regno con un Re che fa un po' quel che gli pare, un "regime" sono gliUSA, dove delle lobbies finanziarie ammettono ancora la condanna a morte inflitta anche a minorenni e ritardati mentali solo per appagare la mentalita' vendicativa dei puritani.

(perdonatemi ma i puntini sulle I vanno messi)



ciedo pero' all'utenteche ha posto ladomanda: ma se sai che hanno fatoo molti tagli dellemani,perche' hai chiesto in answer? forse per aver il pretesto di dire che i sauditi sono cattivi?

Vivo in un paese confinante con l'Arabia Saudita e leggo i giornali locali. non ricordo di aver letto notizie sul taglio della mano negli ultimi anni. Leggo invece notizie sulle condanne per decapitazione, quesi sempre a esecuzione avvenuta.

Il diritto musulmano prevede due ben distinte categorie di pene corrispondenti alle due fonti da cui tutto il diritto penale deriva: la vendetta privata e la punizione di reati contro la religione e la disciplina militare. Il primo gruppo è sopravvissuto nel diritto musulmano quasi senza modificazioni. Il secondo è rappresentato solo dai reati contro la religione, intesi nel senso di atti proibiti dal Corano. Essi sono il rapporto sesuale illecito (zina) ed il suo equivalente; la falsa accusa di rapporto sessuale illecito (qadf); il bere vino (surb al- hamr ); il furto (sariqa); il brigantaggio (quat al-tariq). Le punizioni previste per questi reati vengono denominate hadd (plurale hudud), ovvero prescrizioni restrittive di Dio, e sono:la pena di morte, per lapidazione (la pena più severa per il rapporto sessuale illecito), per crocifissione o mediante la spada (per il brigantaggio con omicidio); il taglio della mano e/o del piede (per il brigantaggio senza omicidio e per il furto); e negli altri casi , la fustigazione con un numero variabile di frustate. Queste ultime possono essere comminate dal giudice (qadi) come castigo, inteso in termini di pena discrezionale (ta ‘zir) che prende il posto della pena hadd nei casi in cui quest' ultima non si ritiene pienamente applicabile.

Info: http://www.diritto.it/materiali/transnazionale/caradonna.html#